Ministero della pubblica amministrazione

logo

 

PON 2014-2020
Circolari Circolari Famiglie e Alunni
Circolari Docenti e ATA modulistica
Offerta Formativa MAD
Non Solo Atzeni - Il Giornale dell'IIS Sergion Atzeni

Ubi sunt qui ante nos fuerunt? Dove sono coloro che furono prima di noi? Del fluire del tempo, della città che, sola, ha conservato per due millenni l’appellativo di “eterna” restano le opere, le vestigia, l’eco dei secoli durante i quali l’Urbe è nata, si è sviluppata, si è trasformata per giungere, in tutta la sua poliedricità, fino a noi: dalle capanne della Roma quadrata sul Palatino al foro, dal Colosseo alla capitale dei Papi, dall’interpretazione in chiave fascista alle pietre d’inciampo dei deportati ai campi di concentramento, dalle piazze gremite di turisti alle folle di tifosi che si accalcano sui mezzi pubblici. Roma è così: 2778 candeline il 21 aprile scorso.
E così l’hanno vissuta gli studenti delle classi 2^A, 3^A e 5^A che l’hanno visitata tra il 15 a il 18 aprile scorsi sotto un cielo clemente e un venticello romano che Sardus Pater Babai ha sapientemente barattato con l’ottimo Giove. Occorre avere gambe allenate e piedi solidi per apprezzare Roma, perché i mezzi non sono sufficienti a portarti nel cuore della città antica. Poi gli occhi non bastano mai dove tutto, anche la fontana meno rinomata e perfino i cartelli, ha memoria. Così questi quattro giorni di Roma matta e disperatissima sono stati particolarmente intensi per chilometri macinati, monumenti visitati e specialità culinarie sperimentate. “Magnà è un verbo quasi onomatopeico” per i Romani, che hanno saputo costruire un universo di letteratura, di poesie e canzoni, di proverbi e modi di dire attorno al cibo. Un popolo…in punta di forchetta! Quanto s’è bella Roma… e quanto ce hai fatto divertì: a scattare foto e selfie, ad ammirare scorci panoramici della terrazza degli Horti Farnesiani, dal Campidoglio, dall’Altar della Patria, da Castel sant’Angelo, dall’Orto degli Aranci sull’Isola tiberina… Anche quest’anno gliel’abbiamo fatta a organizzare un viaggio oltremare, che ormai deve lottare contro tutto: il tempo, la spesa che devono affrontare le famiglie, le responsabilità degli accompagnatori, la paura di portare degli adolescenti in una città grande e caotica, le decine di imprevisti che, anche se ti sostituisci al Destino, non puoi prevedere. A voi, ragazzi, l’onere di coltivare nel tempo ciascuno di questi ricordi. La cultura nun se magna, però serve a crescere.

In primo piano

PNSD

SCUOLA IN CHIARO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

PON 2014-2020